5+1 libri da leggere in viaggio

libri viaggio books travel“Il cammino di Santiago” di Paulo Coelho. L’ho letto in Grecia, sdraiata su una piccola spiaggia deserta, in compagnia unicamente del vento e del mare. Molto particolare, d’ispirazione, un best seller.

“Autostop con Buddha” di William Ferguson. Parte in sordina, si incammina attraverso il Giappone in autostop e finisce per sorprendere divertendo molto! L’autore ha uno stile piacevole, schietto e ricco di senso dell’umorismo.

“Latinoamericana” di Ernesto Che Guevara. Non può mancare tra i grandi classici di viaggio. Significativo, anzi epico, anzi un must.

“Sicilia o cara” di Giuseppe Culicchia. Libro nostalgico, dolce e italianissimo. Ideale se vi accingete a rotolare verso il Sud del nostro Paese.

“Afrodita” di Isabel Allende. Ragazzi (ma soprattutto ragazze) questo è splendido: croccante, fragrante, profumato e gustoso come le ricette che propone. Uno dei libri ai quali sono più affezionata.

Manca all’appello “Io viaggio da sola” di Maria Perosino, che ho iniziato a leggere solo questa settimana.

E voi cosa mi consigliate?

Droidcon Italia 2015 a Torino: le mie impressioni

droidcon-torinoUX, realtà aumentata, strumenti utili, sicurezza, app, novità tech: di questo e molto altro si è parlato giovedì 9 e venerdì 10 aprile al Droidcon Italia, che quest’anno si è tenuto a Torino negli spazi del Lingotto Fiere.
Un evento che nel complesso ho trovato interessante e utile, completato (a mio parere in modo molto azzeccato) da un hackaton indetto per il weekend dell’11 e 12 aprile negli spazi dell’I3P di Via Pier Carlo Boggio.

Giovedì 9 ho partecipato a Secure VoIP, tenuta da Marco Pozzato ed Emanuele Gambaro di PrivateWave Italia: breve e ricca di spunti di discussione che si sono trasformati in domande dei partecipanti al termine della presentazione.
Nota dolente pandroid-vs-appleer Invitation to the Women in Technology meeting with Intel, tenuto da Wolfgang Petersen (Director of Intel’s Developer Relation Division for Europe, Middle East and Africa) e Francesca Tosi (Intel Software Innovator). Da uno sponsor blasonato mi sarei aspettata spunti concreti sulla falsariga, per capirci, dell’esempio di Sheryl Sandberg, COO di Facebook. Invece, a seguito di idee valide sull’educazione precoce delle donne alla tecnologia e sul supporto per le realtà virtuose (Girls Who Code, She Will Connect, Hermanas Diseña tu futura etc), non ci si è poi mossi dagli stereotipi modello La percentuale di donne che si laureano in informatica è bassa ma sono molto creative e organizzate o peggio Difficile parlare con chi fa marketing non sono abituati a misurare i risultati del proprio lavoro (#ciaoanalytics). Nessuna risposta sulla questione salariale e neanche su quanto concerne le donne che lavorano nel settore della tecnologia ma non sono sviluppatrici (ad esempio chi fa UX o le graphic designers). Un vero peccato.
Venerdì 10 ho seguito How Yahoo builds apps, un caso studio presentato da Alex Florescu (Lead Android Developer presso Yahoo). Anche Android Piracy, con Martin Liersch di Papierprintit GmbH, è stata interessante.
Qualcuno è andato all’hackaton e ha voglia di raccontarmi com’è andata? 😉

Novità Instagram: ho scoperto per voi

Se per voi il social-network-coi-filtri-per-le-foto è un fedele amico, che siate in giro per la città o in viaggio intorno al Mondo, allora date un’occhiata ai 4 profili interessanti che ho scoperto.

Small Business Revolution Si dice che le immagini esprimano più di mille parole. Qui, le fotografie raccontano storie di piccole imprese, negli Stati Uniti.

What I Be Project Volti e corpi umani usati per esprimere, in modo nuovo, sentimenti profondi difficili da raccontare ad alta voce.

Lady Gaga Davvero matta come una ciabatta. Per questo, nella prossima vita vorrei rinascere in lei 😀 Nel (bel) libro di Caitlin Moran Ci vogliono le palle per essere una donna c’è una definizione che ho amato: Lady Gaga dal canto suo è una ragazza della classe media che ha conquistato la celebrità dopo aver composto tre delle migliori canzoni pop del XXI secolo (Poker Face, Just Dance e Bad Romance) e con così tanto da dire che ha perfino dovuto ingaggiare un collettivo artistico-multimediale (la Haus of Gaga) che la aiutasse a esprimersi al meglio. Lady Gaga sostiene l’uguaglianza dei gay, la parità dei sessi, l’attivismo politico, la tolleranza e il diritto a essere ubriachi mentre ci si lancia in grandiose figure di danza. Senza dimenticare il diritto a mettersi un’aragosta in testa. Lady Gaga è salita agli onori della cronaca mondiale all’età di soli 24 anni indossando un abito fatto di carne cruda e protestando contro l’omofobia nell’esercito americano. A 24 anni Madonna sfornava ancora ciambelle in un Dunkin’ Donuts di Brooklyn.

Collectif Clothing Stile vintage made in London, e modelli femminili non necessariamente settati sullo standard anoressico. #win

Flash mob a Torino: c’è una nuova corsa rosa

women-running-torinoIn fin dei conti, è tutta questione di Mi Piace.
Ad esempio, mi piace che questo blog sia una piattaforma di informazione e scambio anche con chi ha interessi, stili di vita e idee davvero diverse dalle mie.

Per questo è un piacere ospitare il (primo?) post di Federica, torinese dall’animo sportivo e vegan, che presenta un evento molto bello. 
Run baby run 😉

Segnatevi questa data: Sabato, 24 Gennaio alle ore 9.00 c’è “Women In Run”, il primo running flash mob benefico mai organizzato in Italia. Non si tratta di gara podistica ma di evento ludico, sportivo, un’aggregazione spontanea di donne che lo stesso giorno alla stessa ora in tutte le città d’Italia hanno deciso di corre insieme. Sarà un’occasione d’incontro per allenarsi, conoscersi e correre insieme, in contemporanea, in tutta Italia gridando NO ALLA VIOLENZA. Un flash mob gratuito, senza alcuna quota d’iscrizione né punti di ristoro, che permetterà a tutte le partecipanti – di ogni età e forma – di correre e camminare al proprio passo, secondo il grado di preparazione individuale.

Il gruppo Women In Run è nato spontaneamente sul web dopo l’aggressione di una runner in pieno centro, lungo il Naviglio Grande a Milano, e vuole essere una risposta forte e coraggiosa da parte di donne che non hanno paura. In pochi giorni si è formato un piccolo esercito composto da una quarantina di runners, quasi tutte donne, capitanate da Jennifer Isella, ideatrice dell’evento, e Lidia Sbalchiero, che insieme coordinano l’organizzazione di questa manifestazione ormai su tutto il territorio nazionale. Ad oggi circa 40 città italiane – tra le quali Torino – hanno aderito all’iniziativa, ma nei prossimi giorni è previsto un ulteriore aumento del numero di città coinvolte.
Il valore aggiunto di questo flash mob è la presenza per ogni singola location di una associazione ONLUS operante sul territorio a sostegno delle donne in difficoltà, che non solo fornirà informazioni sulla propria attività ma raccoglierà direttamente le offerte libere delle partecipanti.

Pur rivolgendosi in primis alle donne, la partecipazione è aperta a tutti.
Le offerte libere saranno raccolte direttamente dall’Associazione, presente in ciascuna location dove si terrà l’evento e a disposizione per fornire ogni dettaglio sulla propria attività. Anche Torino partecipa all’evento, con l’organizzazione di Federica Giacone, alias Avevo Voglia di Correre. Il ritrovo per le runner (e i runner) torinesi è sabato 24 Gennaio, alle ore 8,30, presso il Parco della Colletta.
Non è necessario essere sportive provette, l’importante è (davvero) partecipare, vestendo in rosso o in fuxia, divertirsi e aiutare.

Per ulteriori informazioni trovate qui l’evento Facebook. L’hashtag è #womeninrun.
Daje donzelle sabaude, imbracciamo le pacifiche scarpe da ginnastica e al segnale scateniamo la corsa 😉