Guardaroba zerowaste con Untraditional Style Coach Torino: armocromia e colori

Nell’articolo precedente abbiamo parlato di come si costruisce un guardaroba zerowaste. Abbiamo scoperto il magico potere delle capsule wardrobes e abbiamo stilato le 4 regole per possedere un guardaroba completo, essenziale e senza tempo.

Rivediamole insieme:

1 – Scoprire la propria Palette

2 – Individuare la propria Body Shape

3 – Suddivisione del proprio guardaroba

4 – Costruzione di più capsules

Oggi approfondiamo la regola 1

La propria Palette di riferimento si scopre grazie all’armocromia. Utilizzata da anni dalle stylist di Hollywood, l’armocromia è il primo imprescindibile step della consulenza di immagine: identificare la propria Palette personale è fondamentale nella scelta di abiti e accessori, ma anche di capelli e make up. Il suo scopo è quello di valorizzare la combinazione pelle-occhi-capelli, facendoci apparire subito più armoniose e raggianti.


Una seduta di Analisi del Colore è un’esperienza divertente e non invasiva. Si conclude con un omaggio della propria palette personalizzata. Non è un’analisi semplice: richiede tecnica, esperienza, materiali professionali (i drappi) e va fatta necessariamente dal vivo, con luce naturale, senza trucco né abbronzatura.

Prima di assegnare le Palette alle tipologie di persone, partiamo da un presupposto: il nome che viene dato a queste quattro categorie non c’entra con il vostro mese di nascita o con il guardaroba estivo o invernale. Semplicemente, esse si ispirano ai colori della natura nelle quattro fasi dell’anno in cui la luce solare è più calda (Primavera/Autunno) o più fredda (Inverno/Estate).

PRIMAVERA

armocromia torino

INCARNATO: caldo

VALORE: chiaro

INTENSITÀ: alta

Qui la parola d’ordine è intensità. È la palette dai colori forti, raggianti e luminosi. Volete spegnere il volto di una Primavera? Fatele indossare il grigio e il nero.

ESTATE

armocromia torino

SOTTOTONO:  freddo

VALORE: chiaro

INTENSITÀ: bassa

Siamo nella Palette più delicata di tutte. Le tonalità pastello, cipria e madreperla donano al viso armonia ed eleganza. Un colore particolarmente vivace per loro potrebbe essere troppo aggressivo, soprattutto nelle sfumature calde e aranciate.

AUTUNNO

armocromia torino

SOTTOTONO: caldo

VALORE: scuro

INTENSITÀ: bassa

Anche la Palette autunno è caratterizzata da intensità medio-bassa. Le tonalità dei boschi autunnali e i colori  delle spezie valorizzano questa palette illuminata da tutto ciò che sarà color oro e ramato (capelli compresi).

INVERNO

armocromia torino

SOTTOTONO: freddo

VALORE: scuro

INTENSITÀ: alta

È la stagione più diffusa, almeno dalle nostre parti, ed è l’unica Palette a contemplare il tanto amato nero. Brilla grazie all’argento, arancione e beige sono i suoi acerrimi nemici.

Cambiare il vostro approccio ai colori vi consentirà di migliorare il vostro guardaroba in ottica zerowaste.

Il vento soffia forte? E tu impara a volare!

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Guardaroba zerowaste con Untraditional Style Coach: come creare la tua capsule anti-sprechi

Ve l’ho anticipata su Instagram ed eccola qui: la rubrica che Alessandra Di Matteo Untraditional Style Coach terrà nelle prossime settimane per la nostra community. Con un obiettivo ben preciso: sfatare il mito che vuole gli amanti dello stile come inquinatori seriali.

Ciao a tutti/e,
mi chiamo Alessandra Di Matteo e sono una Untraditional Style Coach. Nel 2016 termino gli studi come Consulente di Immagine e in questi 4 anni ho compreso come quell’essere untraditional sia stata la naturale evoluzione non solo della mia professione, ma anche del mio stile di vita.

Il mio scopo nelle prossime settimane?
Aiutarvi ad ottenere un guardaroba completo, essenziale e senza tempo.
Lo so. Sembra impossibile, ma vi garantisco che si può!
Ottimizzazione delle risorse, scelte consapevoli e sostenibili: ecco ciò che impareremo.

Guardaroba capsula

Il Capsule Wardrobe è un guardaroba intelligente, capace di rispecchiare il vostro stile di vita, che vi permette di risparmiare spazio, tempo, risorse ambientali e denaro.

Avete presente la famosa frase Ed eccoci di nuovo con il solito problema: un armadio di vestiti e niente da mettermi? Non parliamo poi quando arriva il tanto temuto cambio di stagione. L’obiettivo sarà sempre quello: avere outfit per ogni occasione, senza possedere un numero eccessivo di vestiti.

La pratica.

Le 4 regole fondamentali per costruire un guardaroba capsula:

REGOLA N.1
Scoprire la nostra palette di riferimento, ovvero – dal punto di vista cromatico – quali sono i colori che valorizzano il nostro incarnato, ci permetterà di individuare i nostri neutri (nero, blu, grigio oppure marrone, beige, avorio). I colori più affini alle nostre tipologie cromatiche decreteranno la base del nostro guardaroba intorno a cui ruoterà tutto il resto.

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REGOLA N. 2
Individuare la forma del nostro corpo.
Avete mai sentito parlare di body shape? Ogni corpo ha le sue proporzioni. Riconoscerle ci permetterà di scegliere il taglio di ogni capo adeguato al nostro corpo. Solo così ogni giacca, camicia, gonna e pantalone si abbineranno tra di loro senza alcuna difficoltà.

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REGOLA N.3
Dividere il nostro armadio in base all’occasione d’uso dei nostri capi.
Facciamo un esempio: gli abiti da lavoro. La percentuale di spazio che occuperanno sarà direttamente proporzionale alla percentuale di tempo che dedichiamo a questa attività. Il 90% dell’armadio è dedicato all’ufficio? A voi le conclusioni 😉

capsule zerowaste untraditional style coach

REGOLA N.4
Costruire all’interno del nostro armadio più capsules.
Il tanto temuto cambio di stagione sarà rimpiazzato dalla funzionalità di avere già una capsule autunno/inverno e una capsule primavera/estate. Ricordate la regola numero 3?  Il segreto sarà costruire capsules per ogni occasione della nostra vita.

capsule zerowaste untraditional style coach

Questi suggerimenti sono validi anche per chi viaggia molto.
Una valigia intelligente avrà all’interno pochi abiti, interscambiabili tra loro, coerenti per colore, tessuto e stile.

Less is more
Non è mai una questione di quantità, ma di qualità e… idee chiare.

Il vento soffia forte? E tu impara a volare!

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3 piccole cose #zerowaste che puoi fare oggi a costo zero

Attenzione.

Non vi spingerò mai a rinunciare ad assorbenti e pannoloni come se fossero il Male supremo.

Non vi dirò che la coppetta mestruale è d’obbligo e che sarà la panacea di ogni ciclo femminile o di ogni maledetta tassa che impongono alle nostre bellissime ovaie.

Non vi giudicherò per essere o non essere vegani o vegetariani.

Perché?

Perché non penso che possiamo cambiare il Mondo predicando lo zerowaste (ma sapete già che preferisco il termine lesswaste) come fosse un dogma o una religione, punendo e guardando dall’alto in basso i miscredenti. Non è giusto né costruttivo per nessuno.

Però di una cosa sono convinta.

L’attenzione e la semplice osservazione dei gesti quotidiani portano a ridurre sprechi di denaro e di risorse utili.

Quindi ecco 3 proposte di azione concreta, per cominciare pian piano e decidere se lo zerowaste faccia o meno per voi. Se la risposta è sì allora su questo blog troverete tanti spunti. Ma andiamo con ordine.

  1. Portate sempre nello zaino o in borsa una busta di stoffa. Vi sfido a verificare coi vostri occhi quante volte in una settimana la estrarrete alla domanda “le serve una borsa/busta?”. Spoiler: sono parecchi, dal panettiere al mercato allo shopping.
  2. Quando fate la spesa e siete di fronte ad un oggetto in plastica, provate a vedere se intorno a lui ce n’è uno uguale/simile in un altro materiale riciclabile. Ad esempio? I deodoranti per le ascelle in vetro o solidi, la frutta e la verdura sfusa nelle buste biodegradabili anziché preconfezionata nelle confezioni di plastica, i regali non materiali al posto delle solite creme corpo, gli elettrodomestici ricaricabili via cavo anziché a pile.
  3. Bevete acqua del rubinetto e portatela in borraccia al lavoro/scuola. Meno bottiglie di plastica da comprare e tenere nello sgabuzzino a ingombrare, qualche centinaio di € risparmiati l’anno per andare più spesso a cena fuori con il marito o la moglie 😉

Aspetto le vostre esperienze e i vostri consigli per me!

5 idee regalo zerowaste facilmente reperibili a Torino

Di recente ho avuto una bella sfilza di compleanni e ricorrenze, eventi che purtroppo – per pigrizia o mancanza di fantasia – in passato mi hanno spinto ad optare per oggetti plasticosi e poco utili.

Ora, dato che sto sempre più scegliendo opzioni prive di plastica e lesswaste in tutti gli aspetti della mia vita, ho pensato di condividere con voi qualche idea regalo zerowaste, reperibile anche a Torino e per le persone più disparate: dal nerd all’ambientalista, dal genitore sull’orlo di una crisi di nervi all’inguaribile romanticona che legge 50 libri l’anno.

Treedom: agli amanti della natura, grazie a questo portale, è possibile donare uno o più alberi di cacao, ciliegio, banano e molti altri tipi. I costi sono contenuti, si aiutano le comunità locali nelle quali gli alberi verranno piantati e c’è anche la possibilità di inviare un messaggio allegato, via email o WhatsApp.

Audibile: presto detto, qui si parla di audiolibri, podcast o serie tv, e si possono anche ascoltare offline. Dedicato a chi ama leggere ma non ha mai tempo, o a chi passa molto tempo in bus/treno/areo per lavoro.

Biglietti per mostre, musei o concerti/Abbonamento Musei: amici, genitori, parenti, con figli o senza figli, la Cultura fa contenti tutti con i tanti concerti e musei a Torino. Un esempio? Ho sperimentato una mattinata di gita al Museo Del Cinema con mia figlia Aurora: acquisto biglietti comodo online, zero code, ci siamo davvero divertite ed è perfetto per i bimbi perché possono toccare e provare praticamente tutto.

Buono spesa Negozio Leggero: roccaforte della spesa alla spina a Torino, è un franchising tutto sabaudo dove si possono trovare cibo, vino, olio, spezie, the, sapone, pasta, biscotti, coppette mestruali, accessori plastic free per la casa e la cucina, trucchi, caramelle e molto altro ancora. Perfetto per l’amico che si sta avvicinando a questo nuovo stile di vita e vuole provare qualcosa, oppure per il coinquilino vegano/vegetariano che adora i legumi. Alla mamma che ha bisogno di un semplice caffè con un’amica o di una bella colazione senza pensieri, basterà offrire l’opzione Locanda Leggera.

Recensione ristoranti: Vin Bistrot

Ci hai fatto caso?

Nella vita le migliori scoperte capitano spesso per caso, in un “pigro martedì pomeriggio” – come recita la famosa poesia – e in un posto inaspettato dove normalmente non saresti mai passata.

Così, mercoledì scorso sono finalmente riuscita a chiudere il cerchio su una bella scoperta recente: il Vin Bistrot, piccolo ristorante a Moncalieri (Via Montebello 4, zona Mercato del Bestiame per intenderci) dove la rinnovata (saggia) gestione ha saputo nell’ultimo anno ripartire con creatività e ricerca sulla materia prima.

I risultati sono tutti da leccarsi i baffi, giusto ponte prelibato fra tradizione e innovazione: i Ravioli del Plin alle tre carni brasate al profumo di campagna e gli Agnolotti ripieni di crostacei con sugo di datterini scottati fanno da apertura ideale alla Tagliata di femmina di fassone e alla Rustichella di pollo aromatizzata al curry di jaipur. Per concludere, un ottimo Profiterol rivisitato in chiave meno scontata, con il cioccolato fondente abbinato al pistacchio. Vini dal Mondo, tutti da provare: dal Piemonte alla Campania, dalla Spagna alla Francia al Sud Africa, fino ad arrivare alla California.

Per i curiosi, il team di chef del Vin Bistrot sta studiando un certo Fritto non fritto che sono sicura piacerà anche ai bambini 😉 E se volete provare i piatti del menu (esclusivamente a cena nei giorni di martedì, mercoledì, giovedì e venerdì – e su prenotazione) segnalate il codice BLOGSOCIALMEDIATORINO: riceverete lo sconto del 20% sul totale conto! Questa promozione è valida fino al 20/06/2019.

Review: sono diventata una Donna di Torino

Saranno le ferie, sarà il Sole – quello decente – fatto sta che sono felice di mostrare un pochino di più la vera me sui social. E mi piace farlo con una fotografa che, oltre ad avermi resa molto più professional di quanto io sia in realtà, è stata una bella scoperta come donna e come torinese.

Barbara Oggero è una donna di Torino, una fotografa dal 2010 e una persona interessante probabilmente da sempre. Come tutte le persone che hanno qualcosa da dire ha scelto il suo linguaggio fatto di scatti, l’ha mescolato alla sua identità sabauda (per scelta) ed ecco nascere Donne di Torino.

Con Torino ho un rapporto di amore e odio: negli anni ’80 ero ragazzina e non succedeva un tubo, poi dai ’90 c’è stata un’escalation in positivo. Me ne sono andata, sono tornata, sono rimasta. Oggi viaggio spesso ma sono sempre felice di tornare a casa.

Più di uno Humans of Torino e più di una semplice vetrina, Donne di Torino mette in luce le donne del territorio con le loro storie, la loro vita, e – perché no – anche le loro imprese attraverso il nuovo progetto paid. L’idea nasce da Rete al Femminile e si evolve in poco tempo fino a diventare un piccolo angolo di celebrazione di sé stesse e dei risultati raggiunti, qualsiasi essi siano. Un cerchio femminile, plurale e virtuale.

Ecco lo scatto di Barbara alla sottoscritta. L’hashtag è #donneditorino. No, non ero truccata. Sì, ero molto stanca. Ma chi se ne importa.

Terme e hammam a Torino: i miei 3 preferiti

Appuntamento invernale immancabile per me: l’hammam e le terme. Una coccola che non richiede budget esosi, può essere condivisa con le amiche e unisce il rituale di bellezza con il momento di meritato relax.

QC Terme Torino: provata una sola volta e certamente non è economica, ma merita se si tratta di un addio al nubilato o un regalo importante. Le terme si trovano all’interno di una palazzina splendida, ricca di sale. Immancabili le vasche esterne: non hanno il fascino di Pré-Saint-Didier ma sono ugualmente bellissime. Come plus c’è la vicinanza al centro città che le rende comode da raggiungere anche senza auto.

Villa 5: all’interno del parco dell’ex manicomio a Collegno, comode da raggiungere anche con metro (Fermi) e bicicletta o una breve passeggiata a piedi. Pulite e non troppo affollate. Anche qui c’è la possibilità di sistemare la borsa in armadietti con chiave e di gustare un tè al termine del trattamento. Sul sito trovate offerte. Prezzo abbordabile per tutte le tasche.

Hammam Al Bab: più che un semplice hammam una vera esperienza nordafricana a Torino. Storiche, consigliate, un po’ affollate. Location Porta Palazzo. Il plus qui è non solo l’autenticità dell’atmosfera ma anche la possibilità di partecipare ad uno degli eventi del centro culturale Dar Al Hikma. Prezzo accessibile a tutti i budget.

Quali sono le vostre preferite? Avete suggerimenti? Aspetto i vostri commenti! 😉

Un’estate robotica ad Alessandria

Qualche tempo fa, lavorando come ogni lunedì alla brand page LinkedIn di un cliente, ho scoperto una cosa interessante.

È l’hashtag #stopwhining (#bastalamentarsi) ed è stato promosso dalla millenial 25enne Marta Basso. Ho pensato caspita queste nuove leve sono davvero speranza per il nostro Paese al di là della retorica che buttiamo lì di tanto in tanto per sentirci meglio.

Poi ho scoperto Valeria Cagnina.

Classe 2001 (improvvisamente sento un reumatismo alla spalla), appassionata di robotica, tutt’altro che bambocciona: hanno parlato dei suoi progetti tech su Ansa, in Rai e al MIT. Ebbene questo fior fior di diciassettenne per l’estate 2018 ha un programma che è tutto un programma: si chiama Vivi la tua estate – Robotica e non solo ed è un campus estivo pensato per coinvolgere bambini/e e ragazzi/e di Alessandria e portarli a sperimentare la tecnologia.

Perché chi l’ha detto che non ci si possa divertire costruendo un robot e scoprendo la scienza, senza rinunciare alla piscina, ai giochi all’aperto e alle notti in tenda con gli amici?

Quando: dal 24 al 29 giugno 2018 per ragazzi di età compresa tra 5 e 10 anni, dall’ 8 al 13 luglio 2018 per un’età compresa tra 11 e 15 anni
Dove: Alessandria, frazione S. Michele (vicino al casello di AL – Ovest), Via Isoletta 5
Costo: 340 €

Bocuse d’Or Europe OFF 2018 a Torino

Gli aggiornamenti spopolano su Twitter: questo Giugno 2018 la selezione europea del Bocuse d’Or – la celeberrima competizione internazionale di alta cucina – sbarca a Torino con un denso calendario di eventi interessanti.

8 Giugno: al Circolo dei Lettori
9 Giugno: al Museo di Arte Contemporanea del Castello di Rivoli
9 Giugno: al Museo Nazionale del Cinema
16 Giugno: alla Reggia di Venaria

In più, fino al 22 Luglio il Gran Tour dedica al Bocuse d’Or Europe OFF itinerari speciali (programma online qui) e alla Ex Borsa Valori di Via San Francesco Da Paola è visitabile fino al 24 Giugno Regine&Re di Cuochi – I protagonisti della cucina italiana in mostra. Al top, come sempre, Gualtiero Marchesi: fino all’11 Giugno a Palazzo Madama saranno in mostra i piatti meravigliosi dello chef degli chef.

Tutti gli appuntamenti sono consultabili nel dettaglio sul sito ufficiale del Bocuse d’Or Europe OFF 2018.
Bon appetit! 😉

Less waste: 10 facili strategie e indirizzi utili a Torino

Attenzione, sto per dire una cosa forte. A dispetto di ciò che il titolo potrebbe far credere, io non credo nello zero waste (stile di vita a zero sprechi).

Detesto ogni estremismo, quello che parte da un doveroso senso di responsabilità e tracima fino a farci salire su piedistalli fatti di una superiorità inesistente. Non amo controllare ossessivamente ogni dettaglio della mia vita quotidiana per poi sentirmi in colpa se non ho seguito il dogma. Non voglio trovarmi a rifiutare un regalo della nonna 95enne perché non conforme alle regole imposte. Il fai-da-te non fa-per-me. Non sono disposta a rinunciare alle conquiste fatte da e per le donne in decenni di femminismo (non essere più costrette a lavare quintali di assorbenti e pannolini, non dover necessariamente allattare al seno, avere dalla propria parte omogeneizzati pronti per bambini e anziani, avere a disposizione preservativi in plastica usa e getta per decidere della nostra sessualità in sicurezza – tra le tante).

Detto questo, qualcosa di importante può essere fatto. Se poi è anche facile e non costa un occhio, è l’ideale! 😉

  • Dalla plastica al vetro: yogurt, latte, succhi di frutta sono prodotti con molte alternative di packaging less waste, specie se avete bambini/e.
  • Mestruazioni: i tamponi ed assorbenti sono da sempre tra i prodotti meno ecologici in assoluto. Se avete confidenza con il vostro corpo potete optare per la coppetta mestruale, altrimenti sceglierete gli assorbenti esterni e i salvaslip compostabili.
  • Pannolini: al supermercato si trovano diversi brand di compostabili.
  • Carta casa, carta igienica, fazzoletti: l’azienda italiana Lucart ha nella sua linea questi prodotti, tutti ricavati da carta riciclata.
  • Prodotti di bellezza: Lush ma che vvelo dico a ffà. Dallo shampoo solido al balsamo, dalle creme alle maschere viso. Ma anche il Negozio Leggero.
  • Spazzolini e dentifrici: il mio dentista mi ha sconsigliato del tutto il bicarbonato puro, così ho scelto i prodotti di Lamazuna (costano parecchio però), mentre su Amazon si trovano comodamente disponibili tanti marchi di spazzolini in bambù.
  • Abbigliamento: chi dice che sprecare meno significa diventare minimali o tristi? Nei negozi Humana potete sbizzarrirvi, trovando capi originali e alla moda senza dissanguarvi. In più, Humana Vintage in Via Pietro Micca è un autentico gioiello incastonato in un palazzo d’epoca: da scoprire.
  • Giocattoli e abbigliamento bambini: crescono in fretta e strapazzano i vestiti al nido o all’asilo, ma è possibile arginare i costi e sprecare meno acquistando in uno dei molti negozi dell’usato. Personalmente per giocattoli, cucine e casette da giardino trovo molto utile anche Subito.it.
  • Pasta, pastina, cioccolato e biscotti: Negozio Leggero, mia figlia va matta per i loro biscottoni al cocco.
  • Detersivi: hanno purtroppo eliminato la spina nel mio supermercato, così ho scelto il Negozio Leggero. Se proprio non ho tempo per andarci cerco quanto meno di tenermi lontana dal packaging in plastica, preferendo alternative in polvere e in confezioni di cartone. Ho intenzione di provare anche i prodotti alla spina degli Empori Acmos.

E tu, quali strategie usi per ridurre gli sprechi e contenere i costi? Aspetto i tuoi suggerimenti! 🙂