Primavera a Torino? Tempo di Moscato Wine Festival!

Una delle cose più belle di questo blog è che mi permette di conoscere persone interessanti, scoprire posti che non avevo mai visto prima, imparare cose che non conoscevo. Ieri al Moscato Wine Festival organizzato da Go Wine sono successe tutte e tre queste cose.

Moscato Wine Festival Torino 2014

Ricordo le edizioni passate in Piazza Carlo Alberto, quando ci andavo con gli amici e la serata finiva sempre con una passeggiata lungo i portici e il gusto dolce del Moscato a rallegrare le chiacchiere. Proprio per questo ero decisa a tornare e giovedì 19 giugno eccomi nella splendida location dell’hotel Principi di Piemonte (già in sé un’esperienza poterlo visitare senza alloggiarvi, dato il suo prestigio).

Moscato Wine Festival Torino 2014

Premetto che non sono un’esperta enologa comunque posso dire di aver assaggiato tanto buon vino da confondermi il palato. Ho ritrovato l’Azienda Agricola La Caudrina, già presente alle precedenti edizioni, scoperto un Brachetto d’Acqui che ho particolarmente apprezzato e testato vini di altri tipi come lo Chardonnay in botte di Mario Rivetti Cascina Serre o il Vermentino della zona di Grosseto, che ha spopolato nel passaparola tra i presenti in sala. A fine giro di degustazioni ho trovato un Moscato dell’Azienda Agricola Domanda di Calosso che mi è piaciuto.

Nota di differenza rispetto alle precedenti edizioni alle quali ho partecipato forse la presenza di pochi giovani tra il pubblico, ma mi ha fatto davvero piacere vederne tra le fila dei produttori e delle cantine. Sono professionisti preparati e divertenti che hanno tanto da trasmettere, aneddoti compresi: per esempio sapevate che gli americani chiedono il tappo a vite perché beh… non sanno usare il cavatappi? 🙂

Frase finale di una serata già piacevole: un produttore che, alla mia candida ammissione Mi consigli lei, il vino mi piace gustarlo ma non so analizzarlo risponde Guardi signorina a questi eventi per me la cosa più appassionante è proprio incontrare voi giovani neofiti curiosi di scoprire.

Radio RAT, web radio nella “Torino a due tempi”

Lunedì scorso, durante una serata uggiosa proprio come questa, ho fatto aperitivo con i ragazzi di Radio RAT, una web radio che volevo conoscere meglio.
Cosa significa RAT? E da dove nasce l’idea? Queste e altre risposte nell’intervista, scivolata con piacere tra uno spritz, del buon cibo e anche musica occitana live.

Ragazzi prima di tutto avete voglia di presentarvi?

Certo! Siamo Fabrizio, Valentina, Karen, Liù, Alfonso e Beppe, colui che agli albori ha avuto l’idea, 10 anni fa.

Di mestiere c’è chi fa contabilità, chi paghe e contributi, chi comunicazione.

A proposito di idea: come nasce la vostra web radio?

Fabrizio: La radio nasce 9/10 anni fa, ma da 3 trasmettiamo a tutti gli effetti con 5 programmi divisi su 4 giorni a settimana. Comincia Alfradio torino web socialmediaonso con lo sport: Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco. Martedì ci sono io con Valentina e si chiacchiera di food (la trasmissione si chiama A pancia piena). Mercoledì abbiamo Due donne e un mistero, condotto da Valentina e Karen e ricco di misteri e leggende su Torino e Piemonte. Giovedì invece parliamo di notizie strane e curiose in Non ci posso credere. Beppe, che ha molti impegni lavorativi, trasmette in modo indipendente con lo storico A tu per voi. In genere come si può notare il tono è goliardico e divertente.

Agli inizi come vi siete mossi a livello pratico? Con spazi e scalette oppure sperimentando?

Valentina: Non avendo uno spazio tutto nostro da dedicare a questo progetto trasmettevamo da casa di Beppe in modo molto fai-da-te. Abbiamo iniziato proponendo musica libera da SIAE, avevamo una scaletta libera per cui si sfioravano quasi sempre le 2/3 ore di chiacchiere. La trasmissione si chiamava Io la domenica vado a messa.

Come sta andando la radio oggi? Ma soprattutto una domanda che mi ha torturata nottetempo… COSA SIGNIFICA RAT? (vorrete mica dirmi che il senso è proprio ratto in dialetto piemontese vero?? ndr)

Fabrizio: RAT sta per Radio Amucciuni Torino e nasce durante una serata fra amici, quando un coinquilino siciliano ci insegnò questo termine che in dialetto significa “di nascosto”. Ci è piaciuto e l’abbiamo adottato. Da novembre 2013 siamo in crescendo: usiamo Spreaker, strumento che ci permette di andare in onda collegandoci ognuno da casa propria, e abbiamo raggiunto i 50/60 ascolti medi, soprattutto in replica, la notte e in pausa pranzo. Con la web radio le dinamiche tradizionali, quelle da ascolto in auto per intenderci, cambiano: se ti ascoltano è perché ti scelgono.

Progetti futuri?

Fabrizio: Vogliamo entrare sempre più in contatto con band della scena emergente, quella è la vocazione musicale della nostra radio. Essere web è molto bello ma ha ovvi limiti: cerchiamo di andare oltre il virtuale e farci conoscere partecipando a concerti e manifestazioni culturali. Nel 2015 abbiamo in mente eventi in collaborazione con alcuni locali torinesi e ci saranno anche presentazioni di libri.

Già, metterci la faccia. Mi piace: è un po’ quello che faccio anch’io col mio blog. Ma si riesce, con la radio, a farsi ascoltare da Torino?

Fabrizio: Beh è una città che mi piace definire come “a due tempi”, uno nel quale si sperimenta e si innova e l’altro parruccone fermo a quarant’anni fa. Ti cito un esempio: c’è questo gruppo, si chiama Fanali Di Scorta. Suonano insieme a grossi nomi della musica italiana da dieci anni eppure sono quasi sconosciuti al grande pubblico.

E niente, adesso vado a scoprire di che gruppo si tratta, voi intanto tenete d’occhio Radio RAT Torino 😉

I miei migliori 5 aperitivi al Quadrilatero di Torino

aperitivo apericena torino socialmedia foodSmile Tree – Qui i cocktail sono arte: un drink a base di cocco e ananas mi è stato servito in un vassoio di legno con decorazioni di frutti e
foglie di cocco, ma potreste trovare anche frutta candita, barattoli di marmellata usati come bicchieri, spezie varie. Di impatto! Aperitivo nella norma, nulla di particolare da segnalare. Tenete d’occhio la loro fanpage: propongono anche aperitivi vegani.

Km 5 – Cibo vario, sia caldo sia freddo, e buono. Occhio: si affolla facilmente e non è grandissimo. Ogni domenica c’è l’Aperiburger.

Shore – Aperitivo buono, vini anche. Belle le salette al piano superiore, con i divanetti comodi: ottime per una festa di laurea o compleanno dove
si è in tanti. Sulla fanpage Facebook pubblicano alcuni eventi interessanti, come quello di domani sera.

Arancia di Mezzanotte – Uno dei miei locali preferiti, tanto che ne avevo già parlato in questo post. Aperitivo a 12 €, servito al tavolo e molto sostanzioso: oltre ai classici salumi e stuzzichini l’ultima volta che ci sono stata mi hanno servito uova sode, pasta al pomodoro, pizza fritta. Insomma, si distingue.

L’Obelix – Aperitivo buono, occhio ché tende ad affollarsi. C’è una sala al piano superiore. Buoni i piatti caldi, come pasta e pizza.

Le foto della mostra Martini Racing, al Museo dell’Automobile di Torino

Per il suo 150° anniversario, Martini&Rossi ha organizzato, in collaborazione con il Museo dell’Automobile di Torino, una mostra dedicata agli storici successi del Martini Racing Team.

Ecco le foto che ho scattato all’inaugurazione. Grazie al team Martini&Rossi per l’invito 🙂

Artinfood Torino: dove l’aperitivo si beve un drink con l’arte

artinfood torinoC’è l’edificio su tre piani. C’è la signorina dello staff che ti dà il benvenuto una volta che arrivi al secondo piano, quello dedicato all’aperitivo. C’è che in ogni angolo sono sistemate frasi di scrittori o personaggi famosi.
Insomma, c’è di che stupirsi da Artinfood in Corso Vittorio 21 a Torino.

Tra le cose che mi sono piaciute il vino, il mio amato Traminer, e l’ambiente comodo, dove si sta seduti tranquilli senza avere le ginocchia dei passanti ad altezza gola. Il cibo è buono, non particolarmente creativo ma servito in quantità adeguate. I deejay un pò rumorosi per essere l’ora dell’happy hour, ma la musica ok.

Aggiungerei al cocktail riuscito anche la perla: il terzo piano. A metà serata, incuriosita dalla scala e ringalluzzita dal buon vino, ci sono salita per scoprire cosa ci fosse di interessante. Preparata a trovarci le toilettes ho invece scoperto perché questo locale si chiama Artinfood. Per un attimo sono stata catapultata nel film Eyes Wide Shut tanto erano rosso sangue le pareti, poi il pensiero è stato accantonato perché ho visto la chicca: opere d’arte, i quadri di Giuseppe Menozzi, sistemate in sale dedicate ciascuna ad un pittore (la Picasso, neanche a dirlo, la mia preferita).
L’idea di mixare arte e aperitivo, specie in una città come Torino, mi è piaciuta molto.

Ridiscesa al secondo piano dai miei amici, il vino era finito e in mente avevo ricordi bohémien…

5 cose low cost (e divertenti) da fare a Torino – Welcome back edition

torino low cost Se non avete speso un fracco di soldi in Grecia o in Asia o dovunque siate andati in vacanza, beh non non potete più leggere questo blog #sapevatelo. No scherzo 🙂 È che i viaggi compongono la parte più profonda del puzzle della mia anima. E sono in crisi di astinenza, come sapete, perché sto mettendo su casa quindi il budget è severamente incanalato.
Ma dicevamo, al ritorno a Torino spesso ci accorgiamo di essere senza una lira, quindi eccovi servito un post dedicato alla Torino low cost: cose da dire, fare, mangiare, vedere, lettera e testamento, senza spendere troppo.

  • Dal 2 settembre al 30 dicembre ogni lunedì alle 21.30 cinema gratis al Blah Blah
  • Aperitivi: ultimamente vanno tutti alla Fattoria ProPolis. Ho scoperto anche il Camping Bar. In sostanza l’aperitivo costa meno di una cena ed è più… social!
  • Dal 4 al 21 Settembre c’è MiTo Settembre Musica. Sulla fanpage Facebook lo staff mette in palio biglietti, e consultando il programma noterete che alcuni eventi sono ad ingresso gratuito
  • Festival: perché Torino non si nega un pò di sana musica anche a settembre, anzi. Dall’11 al 14 c’è il Reset Festival (#resetfestival), e poi il 13 e 14 gli MTV Digital Days alla Reggia di Venaria. Li seguirò li seguirò, tranquilli 😉 Ma questa è un’altra storia, anzi un altro post.

5 locali per l’aperitivo a Torino (e perché mi piacciono)

aperitivo torino socialmediaTic tic tic tic: il venerdì hai quel diavoletto sulla spalla che ti dice dai alle 19 si va a bere na cosetta con gli amici!

Ultimamente sono stata spesso fuori per l’aperitivo e volevo parlarvi di 5 posti che mi piacciono 🙂

Zelli Wine Bar – Corso Vittorio 35. Ne avevo già parlato in questo post. Ieri sono tornata con un’amica e le aspettative sono state riconfermate. Cocktail buoni, cibo vario e abbondante compresi pasta, carne, patate al forno e formaggi. Arrivata al piatto di frutta mista e torte mi avevano conquistata 😉

Arancia di Mezzanotte – Piazza Emanuele Filiberto 11. La nota dolente è che 12 € sono abbastanza per l’aperitivo, quella positiva è che a fine serata ti accorgi di quanto hai mangiato: stuzzichini freddi e caldi, pasta, addirittura uova. Il plus: ti servono al tavolo, cosa che non capita spesso ed è piacevole.

Gabetti – Corso Gabetti 4. Ci sono stata in occasione di un aperitivo di laurea. Drink e cibo buoni. Ricordo con l’acquolina le salsicce a disposizione per essere arrostite su una piastra, stile grigliata. Non è nelle classiche zone quadrilaterosansalvario.

DDR – Via Berthollet 9. A San Salvario. Spritz buono, forse mi aspettavo un buffet più sostanzioso. Erano comunque compresi patate al forno, focacce miste e gnocchi alla romana.

Casa Manitu – Via Virle 19. Anche qui siamo distanti dal centro, ma non ve ne pentirete. Ci sono stata per diverse occasioni e in ognuna mi sono trovata bene. Locale dall’arredamento particolare e buffet interessante. Occhio: non si trova facilmente posto per la macchina.