Partiamo da una provocazione bella e buona: io all’Expo 2015 a Milano non ci volevo proprio andare.
Perché dovrei sorbirmi l’ennesimo stand finto-buonista di McDonald’s? Perché pagare così tanto un biglietto di ingresso? mi chiedevo, nonostante Lui provasse in ogni modo a convincermi di quanto fosse un’occasione unica per il nostro Paese e di quanto potesse essere divertente passare una giornata a scoprire pezzetti di Mondo e di cucina, seppur piccoli.
La verità? Lui aveva ragione, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto turistico.
Intendiamoci, i padiglioni e gli stand pubblicitari ci sono – e continuano a non piacermi.
I prezzi sono cari – e continuano a non convincermi.
Tutto il resto però, mi ha sorpresa in positivo.
Perché non ti aspetti di conoscere coltivazioni che vengono direttamente dal Brasile, e non ti aspetti di entrare in un bosco in Austria. Ma soprattutto – questo è il mio sì più convinto – non ti aspetti di poter scambiare quattro chiacchiere con persone provenienti da Stati africani e Sudamericani lontani dalle solite rotte turistiche.
Insomma, in una giornata anche chi viaggia poco può concedersi il lusso di girare in Mondo senza bisogno dell’aereo, provando a capire, ad assaggiare e a mettere alla prova le proprie conoscenze.
Ad esempio, sapete dove è nato Skype? 😉
Consigli per la visita all’Expo 2015
- Cercate di arrivare la mattina presto: con il caldo, le code al sole per entrare in alcuni padiglioni possono diventare davvero pesanti.
- Non appesantitevi la borsa con bottiglie d’acqua a litri: basta una borraccia vuota, che potrete ricaricare nei punti di distribuzione (gratuiti).
- Informatevi sugli eventi del giorno e i National Day (speciali dedicati ai singoli Paesi partecipanti): potreste trovare appuntamenti molto interessanti.
- Dedicate tempo ai cluster sulle materie prime, meritano molto più di alcuni padiglioni nazionali
Padiglioni nazionali da non perdere, secondo me
- Russia
- Arabia Saudita
- Corea
- Marocco
L’ Expo 2015 ovviamente è anche social: su Facebook è qui e su Instagram lo trovate qui. Per le news su Twitter seguite #WonderfulExpo2015 o #Expo2015.

























Questo blog sta prendendo una piega strana. Scopro una Torino giovane con tanta voglia di futuro e una altrettanto giovane che dell’innovazione ha già fatto un presente vivo e attivo. Per esempio, dopo essere esplosi nel Mondo come fenomeno finanziario e legale (ma anche culturale), i
UX, realtà aumentata, strumenti utili, sicurezza, app, novità tech: di questo e molto altro si è parlato giovedì 9 e venerdì 10 aprile al
er Invitation to the Women in Technology meeting with Intel, tenuto da Wolfgang Petersen (Director of Intel’s Developer Relation Division for Europe, Middle East and Africa) e Francesca Tosi (Intel Software Innovator). Da uno sponsor blasonato mi sarei aspettata spunti concreti sulla falsariga, per capirci, dell’
Londra, Berlino, Parigi. Ma anche Bangalore, New York, Montreal, Dubai. E Torino.

Eccovi le altre date papabili per geek di Torino che amano la buona cucina:
Nel mondo del lavoro contemporaneo esiste una sola somma veramente efficace: persone di valore che fanno cose di valore. Non resisterà a lungo una persona di valore che fa cose mediocri e non avrà scampo una bella idea portata avanti da persone mediocri. Ne sono ancora più convinta dopo aver conosciuto Federica e Marco che, insieme a Simone, hanno creato
Sì ma poi questi due ragazzi hanno mai vissuto da soli? Certo, e in fatto di coraggio direi che lasciare un lavoro “stabile” per dedicarsi alla propria startup sale al primo posto della classifica. Gli inizi sono destabilizzanti – dice Federica – poi tutto prende forma e a dirti la verità non sento la mancanza delle esperienze precedenti. Per me questo è il momento.