Di poche parole.

Dicono che chi non sa insegna, mentre chi sa fa. Non ho risposte precise a chi mi chiede (giustamente) il motivo della lunga assenza da questo blog, salvo una: ho fatto molto.

È stato strano non ritrovare come al solito lì, ad attendere, l’istinto di verbalizzare quel che mi succedeva. Proprio io, la ragazzina con la Moleskine. Quella che legge persino mentre cammina, e già che c’è ci scrive anche due tre appunti. Si è mai troppo felici o completi per avere qualcosa di davvero interessante da documentare?

Certo, è rimasta tutta una questione di parole. Ho pensato, poi ho riflettuto, poi ho cancellato questi verbi e li ho sostituiti con l’azione. Ho fatto nuove esperienze, in Giappone e a Cuba, scoprendo nuovi significati per estetica e crisi. Mentre in Oriente trovavo il mio hygge, in Occidente c’era un nuovo lavoro ad attendermi.

E poi lei: sono diventata mamma, ed è venuto fuori che connessione è molto più della sua accezione digitale. Guardo Torino con occhi nuovi e mi faccio domande che pochi mesi fa non avrei potuto immaginare. Il bagno di quel locale avrà il fasciatoio? Quel piccolo bar sarà confortevole per i milk stop? 😉

Dicono che chi sa, fa. Spero, nei prossimi mesi, di continuare a fare molto per me stessa e per la mia piccola famiglia. Saluto il 2016 che mi ha dato tanto e chiedo al 2017 di portarmi altre nuove entusiasmanti parole, da condividere con voi.

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