Buongiorno un cazzo.

Ce l’avete presente l’espressione il buongiorno si vede dal mattino? Ecco, buongiorno un cazzo. No, non è un mio insulto ma il nome di un gruppo Facebook. Che per inciso non ama proprio per niente la rubrica Il Buongiorno di Gramellini, noto giornalista torinese de La Stampa e presenza televisiva su Rai Tre a Che tempo che fa.
Il gruppo si chiama appunto BUC – Buongiorno Un Cazzo.

Il buongiorno di Gramellini, o forse anche noIniziamo con le definizioni corrette: gruppo aperto di resistenza culturale a Gramellini e al gramellinismo, nei media italiani e oltre. Ma chi siete voi, fondatori del gruppo e soprattutto cos’è il “gramellinismo”?

Per identificarci è necessario prima esplicitare il termine “gramellinismo”. Noi, come gruppo, lo identifichiamo come un certo stile giornalistico che ha preso piede sulla stampa nazionale e, in alcuni casi, internazionale. Si tratta di un tipo di giornalismo che secondo noi è pressappochista e generalmente svogliato (che, ad esempio, non ci pare talora rispondere al doveroso fact-checking), moraleggiante (le vecchie usanze, il piccolo mondo antico, “quando eravamo giovani…”, il costante appello al “buon senso”, il “rossi e neri tutti uguali”), nazional-popolare, estremamente conservatore (anche se mascherato con artifici progressisti) e sdolcinato (ovvero contraddistinto da una smodata esaltazione delle buone maniere, dei buoni sentimenti, del buon cristiano, della buona creanza).
Venendo al nucleo centrale della domanda, noi non siamo i fondatori bensì il gruppo che gestisce la pagina, ovvero il cosiddetto “Soviet”, composto da veterani che hanno manifestato il proprio valore nell’opporsi alla crescente gramellinizzazione dell’informazione e della carta stampata. Svestiti i panni del BUC, siamo persone comuni, mosse semplicemente dal desiderio di informarsi con qualità e dalla noia per alcune espressioni del giornalismo italiano e non, che forse si sono effettivamente adagiate su una strategia comunicativa che pare ostaggio del luogo comune.

Perché e da quanto Gramellini vi… pesa sulle natiche?

La nostra battaglia culturale di resistenza non è una crociata contro Gramellini. Non siamo assolutamente un gruppo di haters che irrompe a suon di cori da stadio negli studi di Che tempo che fa o nella redazione de La Stampa. Lungi da noi. Ovviamente Gramellini è la rappresentazione fisica di un fenomeno più ampio e trasversale. Ecco perché ci teniamo a sottolineare come la nostra sia una resistenza di carattere esclusivamente culturale e non certo contro la persona specifica.
Perché il suo scrivere ci dà l’orticaria? Il continuo richiamo a X, specchio del Paese (X sta per qualsiasi evento sportivo, positivo\negativo che sia, la Costa Concordia, il dente del giudizio che duole etc…) sembra essere l’antitesi dell’informazione stessa. Spesso, dopo aver letto un Buongiorno, ci chiediamo E quindi? Che ci ha voluto dire?. Ecco, tutto questo ci dà molto molto fastidio. Ovviamente, la nostra resistenza al gramellinismo non è una faccenda di pelle. A volte ci spiace quasi dirlo, ma siamo i lettori più assidui del Buongiorno. Cerchiamo anche di anticiparlo, facendo ogni giorno il Totobuongiorno, immaginando quale possa essere l’argomento del corsivo del giorno dopo. E spesso ci riusciamo.
Ci divertiamo, resistendo culturalmente e imponendo a tutti un comportamento meglio esplicitato dal nostro regolamento interno: Art. 2 L’antigramellinismo è critica motivata e umorismo. Per gli insulti gratuiti, rivolgersi altrove. Per parlare di Fabio Volo, idem.

Come nasce l’idea di creare questo gruppo e come sta andando la community che si è creata?

L’idea nasce dalla brillante mente del nostro fondatore, Jacopo Tomatis, che per noi è “Il Caro Leader”, nonché il motore dell’iniziativa e della “resistenza”. La community va bene, anche se non ci consideriamo un prodotto di mercato. Per noi conta molto avere pochi utenti ma validi e attivi, piuttosto che migliaia di iscritti che non partecipano attivamente nel gruppo.
Negli ultimi mesi abbiamo lanciato anche una fanpage Facebook parallela, non necessariamente limitata al Buongiorno quotidiano, che rappresenta la parte creativa di BUC .

Soviet di Buongiorno un cazzo, definitevi con un termine social: POV, Point Of View.

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