Quando leggo di scontri tra manifestanti e forze dell’ordine durante le manifestazioni di dissenso (qui c’è tutto ciò che ho da dire in merito) oppure delle risibili condanne applicate nei confronti di stupratori e autori di femminicidi, da femminista mi sorge sempre un pensiero che va oltre al normale schifo.
Da un po’ di tempo a questa parte mi chiedo: e se ci fossero state donne a decidere?
Mi spiego meglio. Cosa accadrebbe alla giustizia italiana e alle forze dell’ordine se i posti di lavoro che le costituiscono fossero occupati da tante, tantissime donne?
Mi chiedo (non ho risposta) se una squadra di sole donne avrebbe manganellato con la stessa brutalità.
E a salire: riusciamo ad immaginare prefette donne? Tante magistrate? Tante commissarie? Tante… pubbliche ministere? Non so neanche se sia una definizione corretta, non l’ho mai letta né sentita pronunciare e forse proprio qui sta il punto.
Vi immaginate i casi di violenza sui minori o stupro gestiti da interi ranghi composti da donne? Le condanne sarebbero più incisive, diverse?
È una questione di numeri?
Non ho una risposta.
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