Come sopravvivere a Torino in estate

estate torino piemonte socialmediaSu Twitter Torino Mice mi chiede consigli e curiosità da suggerire a chi viene in vacanza a Torino oppure resterà ‪#‎inPiemonte‬ durante l’estate. Quindi eccoci qui! Abbandonate ogni stereotipo, voi che leggete. Pronti? 🙂

Per autoctoni.

Lasciate a casa la macchina. Gira questa splendida leggenda metropolitana: d’estate trovare parcheggio è facile, son tutti al mare. Ecco, provate a prendere la macchina, andate a San Salvario e cronometrate il tempo impiegato per trovare uno straccio di posto. Siete convinti adesso, Santommasi? 🙂 Usate il Bike Sharing o i mezzi pubblici.

Approfittate dei parchi. Su non fate quelle facce: esistono anche nella cittàdellafiat. Pellerina, Piazza d’Armi, Valentino, Ruffini. Picnicate, ginnasticate, prendete il sole. Oppure se, come succede a me, la palestra vi regala lo stesso sguardo entusiasta di una tinta per capelli rosa a pois, muovete il cool e correte: su con la musica nelle orecchie e via. Ah, pare da fonti autorevoli che nei parchi torinesi si cucchi che è un piacere. #sapevatelo

Ribellatevi #1. Giovedì sera al Cacao. Ok, ma poi che ne dite di provare il Summer Side del Circolo dei Lettori, nella bellissima location del Cortile della Farmacia all’interno del Museo Regionale di Scienze Naturali? Noi l’abbiamo fatto, ed è stata una buona idea anche per le tasche 😉

Per turisti.

Avvertenza: vietato uscire alle 2 del pomeriggio e poi dire ammazza oh, meno male che semo venuti ar Norde 🙂

Mangiate in strada. Sembra strano a chi è cresciuto qui, ma nel resto d’Italia si pensa ai torinesi come a persone eleganti e distaccate, quasi ferme a un’epoca retrò. Invece molti, soprattutto giovani, mangiano abitualmente in strada: kebab, pizza al trancio, focaccia genovese, gelati. Mangiare in strada vi permette di godere della variopinta stramba umanità sabauda, e anche di stare al fresco. Se proprio dovete sedervi al coperto, fate aperitivo. Qui alcuni posti che vi suggerisco, ma naturalmente ce ne sono tanti altri da scoprire.

Munitevi di app. Siete o non siete nerd? Vi siete consumati l’indice a forza di giocare a Ruzzle? E allora mano allo smartphone e scaricate come se non ci fosse un domani. C’è l’app MyTOBike che vi facilita la ricerca di punti dove prendere o riconsegnare le biciclette gialle del Bike Sharing. Poi potete scaricare RisorgimenTO, che vi accompagna nei luoghi cittadini dove è stata costruita l’Italia. Online ne troverete molte altre interessanti.

Ribellatevi #2. Non c’è dubbio: il centro città esaurisce tutti gli aggettivi superlativi per descriverlo, e ve lo dice una che ama davvero Torino, comprese le sue contraddizioni. Però dai, andate controcorente. C’è la foto alla Mole. Ok, e se poi saliste in cima alla suddetta e da lì immortalasse tutta la città? Non può mancare il Museo Egizio. Ok, dopo si va tutti alla Pinacoteca Agnelli? Insomma avete capito: andate alla scoperta. Prendete la guida, imparatela a memoria e poi mettetela da parte. Perdetevi. Entrate nei portoni aperti e curiosate. Anche nelle periferie della città e in precollina ci sono angoli splendidi, meritevoli di essere fotografati per sentirsi dire dagli amici Cavolo, ma sei sicuro che questa sia Torino? Non avevo mai visto i posti che hai fotografato tu 😉

Personalizzate.  Se siete appassionati d’arte dubito che una visita alla Fiat, per quanto interessante, soddisferà i vostri appetiti. E se siete bambini credo proprio che il Museo dell’Artiglieria non vi ecciterà come speravano i vostri genitori 😉 A seconda di quanto tempo passerete in città, createvi un percorso adatto alla vostra personalità. Per esempio, tu che ami l’arte che ne dici di andare alla GAM Galleria d’Arte Moderna? Ogni primo martedì del mese si entra gratis. E poi un salto alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, in zona San Paolo.  Dulcis in fundo drink allo Smile Tree, dove anche i classici dell’aperitivo sono rivisitati in chiave creativa.

0 thoughts on “Come sopravvivere a Torino in estate

  1. Oppure che ne direste di una visita insolita e curiosa, interessante per grandi e per piccoli, in una delle redazioni più nuove e più moderne che esistano, alla scoperta di come si fa un quotidiano? (Con aria condizionata che garantisce una gradevole temperatura dato il gran caud di questi giorni!! ;-P). Naturalmente mi riferisco al quotidiano torinese per eccellenza, La Stampa, torinesi DOC “La Madama” per i torinesi DOC!

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