5 pizzerie che consiglierei a Torino

pizza pizzerie torino socialmedia foodNon so voi ma dopo una giornata faticosa tuffare il coltello nel pomodoro e mozzarella, e poi scoprire la base croccante… mi rimette in pace con il Mondo 🙂

Eccovi cinque pizzerie cinque che ho provato e mi sono piaciute. Ditemi quali sono le vostre!

Il Padellino – Corso Vinzaglio 21. Il nome parla da sé: qui la cucina eccelle nella pizza al padellino. Non ho mai amato questo tipo di cottura, poi per curiosità ho provato per la prima volta qui e adesso sono una aficionada 🙂 La pizza ha un costo ragionevole e i dolci sono il finale perfetto, non perdeteveli.

Il Pensiero – Via Bagnasco 11. Qui la cosa migliore è la varietà di scelta tra le pizze: impressionante. Ottimo il menu degustapizza a un prezzo favorevole. Il personale è molto gentile. Unica pecca (almeno per questo blog): niente attività sui social network.

8 e tre quarti – Piazza Solferino 8. Provata una sera a cena, molto buona. Bella l’idea di proporre una piccola selezione di pizze bio.

Bakery – Via Avigliana 47/a. Se volete tenervi lontani dalle solite mete in centro città prenotate qui: la pizza è buona e si trova vicino a Piazza Bernini.

Eat Sicily – Via Bellini 5. Ex A Picciridda, pizze ottime ma anche il pesce non scherza. Tante squisite ricette del Sud Italia.

5 locali per l’aperitivo a Torino (e perché mi piacciono)

aperitivo torino socialmediaTic tic tic tic: il venerdì hai quel diavoletto sulla spalla che ti dice dai alle 19 si va a bere na cosetta con gli amici!

Ultimamente sono stata spesso fuori per l’aperitivo e volevo parlarvi di 5 posti che mi piacciono 🙂

Zelli Wine Bar – Corso Vittorio 35. Ne avevo già parlato in questo post. Ieri sono tornata con un’amica e le aspettative sono state riconfermate. Cocktail buoni, cibo vario e abbondante compresi pasta, carne, patate al forno e formaggi. Arrivata al piatto di frutta mista e torte mi avevano conquistata 😉

Arancia di Mezzanotte – Piazza Emanuele Filiberto 11. La nota dolente è che 12 € sono abbastanza per l’aperitivo, quella positiva è che a fine serata ti accorgi di quanto hai mangiato: stuzzichini freddi e caldi, pasta, addirittura uova. Il plus: ti servono al tavolo, cosa che non capita spesso ed è piacevole.

Gabetti – Corso Gabetti 4. Ci sono stata in occasione di un aperitivo di laurea. Drink e cibo buoni. Ricordo con l’acquolina le salsicce a disposizione per essere arrostite su una piastra, stile grigliata. Non è nelle classiche zone quadrilaterosansalvario.

DDR – Via Berthollet 9. A San Salvario. Spritz buono, forse mi aspettavo un buffet più sostanzioso. Erano comunque compresi patate al forno, focacce miste e gnocchi alla romana.

Casa Manitu – Via Virle 19. Anche qui siamo distanti dal centro, ma non ve ne pentirete. Ci sono stata per diverse occasioni e in ognuna mi sono trovata bene. Locale dall’arredamento particolare e buffet interessante. Occhio: non si trova facilmente posto per la macchina.

10 ristoranti per vegetariani e vegani a Torino

ristoranti vegetariano vegano torino socialmediaMe lo chiedete da qualche tempo, e sapete che le vostre richieste sono pane per i miei bit :-), quindi eccoci qui: 10 posti interessanti dove vegetariani e vegani torinesi possono godersi del buon cibo.
Aspetto nei vostri commenti tanti consigli e suggerimenti!

Partiamo da Claudio che sul blog ci suggerisce Soup&Go: poca spesa tanta resa con cortile interno graziosi, insalate e zuppe di qualità, spesa massima cena completa 10-15 Euro. Via San Dalmazzo 8 (angolo Via Barbaroux).

Curry zone – Via Gioberti 4. Menu vegetariani molto buoni a detta degli utenti, pagina Facebook purtroppo poco aggiornata.

Belfood – Via Belfiore 15. Un gastronomia a San Salvario, adatta a chi non ama i fronzoli e i conti salati.

Eataly – Via Nizza 230. Là dove la qualità del cibo italiano si concretizza e va persino al di là dei soliti stereotipi. Vi segnalo a proposito questo post. Non è economicissimo.

Enò Libero Emporio Enogastronomico – Via Galliari 12/L. Bella pagina Facebook aggiornata. I menu sono da acquolina in bocca.

Exki – Via Gramsci angolo Via XX Settembre. È un punto di riferimento per vegetariani e vegani (e anche chiunque voglia mangiare fast ma sano) in tutta Europa.

Giorgio e Ugo Beautiful Lasagna! – Via Maria Vittoria 20/B. La scorsa settimana bollivano in pentola, tra gli altri, pappa al pomodoro, minestra di riso e sedano, zuppa di ceci e zucchini. Non l’ho ancora provato ma credo che lo farò presto.

Oh! Mio bio – Via Balbo 22/a. Bella pagina Facebook, aggiornata e arricchita da eventi.ristoranti vegetariano vegano torino socialmedia

Japs! – Via Carlo Alberto 27. Se siete vegetariani/vegani ma non volete rinunciare al cibo giapponese, provate questo.

Pizzeria Pratico – Via Madonna di Campagna 5. Dietro un nome apparentemente anonimo si nasconde un ristorante interamente vegetariano/vegano. Sulla pagina Facebook diversi eventi appetitosi.

Review: Fernando Wine Dinner

socialmedia torino food dinnerCome dite? Avevo promesso che avrei smesso de magnà?
Mettiamola così, avete conosciuto un altro lato della mia personalità: la golosità 🙂 Sono una di quelle che non si tira indietro di fronte a piatti inediti generalmente classificati come “uhm, roba strana”. Sono una di quelle che non sa resistere a inviti ghiotti.
Se poi li ricevo comodamente su Facebook allora ciao, mi avete conquistata.
Per esempio, un paio di settimane fa ho ricevuto su Facebook l’invito alla cena Fernando Wine Dinner, promossa da winexplorer.it.

Funziona così: vengono selezionati 8 vini e poi diversi foodblogger e/o chef vengono chiamati (contrariamente a quanto accade di solito) a realizzare un piatto in abbinamento al vino. La serata prende il nome da Fernando Wine, simpatico e panciuto oste virtuale ideato da Winexplorer per consigliare gli utenti del sito attraverso una chat live.

Social Media Torino ha partecipato alla Fernando Wine Dinner del 28 Febbraio 2013, che ha visto protagonisti il pesce e il ristorante Bontà d’aMare, in Via San Francesco da Paola 46/b. Abbiamo speso 34 € a testa, io e Lui, grazie alla possibilità di risparmiare acquistando la cena sul sito di Winexplorer (ottima cosa). Hanno cucinato per noi lo chef di Bontà d’aMare e le blogger Chiara e Alice di Les Tantes Gourmandes, Ambra di Il Gatto Ghiotto, Margherita di A Casa Mia e Silvia di Cucina Papera.

Ormai avrete già imparato a seguire il nostro live su Instagram e su Twitter, ma se per caso ve lo foste perso, ecco un collage di foto.

La tartelletta di polenta con burrata, pomodoro bruschetta e sgombro marinato, cucinata dallo chef di Bontà d’aMare, ci è piaciuta molto per l’originale presentazione in una scatola di sardine. Anche il filetto di pagello in salsa Sichuan di Ambra Orazi, rossa rossissima blogger di Il Gatto Ghiotto, l’abbiamo divorato in un secondo: con lei abbiamo fatto un viaggio gastronomico tra il Veneto e l’Oriente. Super super plus ai dolci. Lo chef ha cucinato il Dessert in Trasparenza (ricchissimo, da leccarsi i baffi!) mentre Chiara Faggiano e Alice Neirotti alias Les Tantes Gourmandes hanno preparato la Pomme Gourmande, uno strudel di mele e uvetta, ricoperto da succo gelificato rosso e presentato in forma di mela con una pipetta contenente olio da abbinare al dolce (per la cronaca sì, l’abbiamo pensato che era una stranezza eppure sì, si è rivelato un abbinamento riuscito).

socialmedia torino food review dinner wineAlice e Chiara sono una strana coppia: una anestesista appassionata di food e l’altra cuoca, dimostrano che nel food c’è di più. Che è un argomento trasversale nella vita di ognuno di noi e può ibridare con successo professioni apparentemente inconciliabili tra loro. In questa Fernando Wine Dinner ho trovato con gioia tanti elementi ben mescolati tra loro: l’atmosfera conviviale, la narrazione di un piatto, il racconto di com’è stato cucinato, il sorriso orgoglioso di chi propone innovazione a tavola, la voglia di competenti donne sommeiller di trasportarti per un attimo nel magico mondo del vino.

Winexplorer è un’enoteca online che ha sede a Torino. Non ho ancora acquistato i loro prodotti per ora, ma da questa FWD ho percepito una gestione capace e appassionata, che ha costruito attorno ai vini esperienze enogastronomiche complete.
Ben gestito l’evento su Facebook: Fernando ha dato spazio a ciascuna blogger e al ristorante, con anticipazioni gustose in vista della serata vera e propria.
Come sapete non amo le degustazioni fighette, quelle che a piatti dalla descrizione complicata corrisponde cibo dalle quantità ridotte. Anche in questo caso posso dire che il rischio è stato scongiurato: abbiamo mangiato tanto e bene, e bevuto tanto e bene. Alla salute con Fernando! 🙂

C’è anche Torino alla Social Media Week 2013

social media week blog

È cominciata ieri a Milano la nuova edizione della Social Media Week targata Italia, e noi non potevamo mancare.

Eccovi serviti i torinesi che esporteranno un pò di sana e robusta nerdezza sabauda. Li conoscete? Li followate?

La rassegna si chiude venerdì 22, con “Social Media: 5 trend per il 2013”, che vedrà protagonisti, tra gli altri, Adele Savarese di Ninja Marketing,  Alex Giordano di Ninja Marketing e Viral Beat, e Gaia Berruto di Wired. Modera Gianluca Neri di Macchianera.

Per seguire passo passo l’evento, oltre a Twitter vi consiglio Pinterest: Sebastian aka Beaver ha pubblicato un’interessante infografica.

A Settembre 2013 sono previsti altri appuntamenti legati alle Social Media Week nel Mondo: speriamo che Torino, come lo scorso anno, torni protagonista. Sarà che sò de parte, ma vedo intorno a me tante realtà che devono ancora essere raccontate. Nel frattempo, seguite gli aggiornamenti nostrani sulla pagina Facebook della SMW Torino.

Review: offerta Facebook – iFood 360 a Torino

ImmagineLa prima cosa che dovete sapere di iFood 360 Culinary Experience, una gastronomia unica nel suo genere in Via San Domenico 4/C, è questa: il proprietario, Luca Loris Barbiero, è un tipo strano.
Uno di quelli che mettono la qualità prima del prezzo, che hanno imparato a cucinare da autodidatti. Uno di quelli che l’importante non è averlo grande (il locale, con solo una ventina di posti a sedere) ma farlo bene (il cibo da proporre ai clienti).
La seconda cosa che dovete sapere di iFood 360 è questa: lo chef è anche un pò scienziato.
Per il suo locale, Luca seleziona gli elementi migliori e li mescola usando le più disparate tecniche di preparazione, cottura e impiattamento, per creare risultati inediti.
Dalla sua cucina escono piatti dai nomi strani e invitanti: macedonia virtuale, perla di formaggio Brin d’affinois fondente affumicato a freddo
con scaglie di miele di castagno solido, petto d’anatra cotto nel burro di cacao.

Giorni fa facevo un pò di ricerche su Facebook e mi sono imbattuta nell’offerta “iFood Love Box – Una cena afrodisiaca take away per 2 a 30 €”.
Il nome era tutto un programma e il menu di quelli che ti fan pensare andiamo a vedere cosa si è inventato questa volta.
Così ho preso al volo l’offerta e sabato mi sono gustata la mia box di prelibatezze, rigorosamente in compagnia della mia dolce metà come occasione richiedeva.
Come sempre, chi mi segue su Facebook, Twitter e Instagram ha scoperto i piatti live insieme a me.

Per chi è mancato all’appuntamento, ho mangiato:

  • Cruda Coalvi con zenzero, cocco e lime
  • Parmigiana 2.0 (l’ho già scritto che iFood è un locale sui generis vero?)
  • Riso venere integrale con asparagi e salampatata su vellutata di topinambur
  • Gamberi hot al frutto della passione
  • Molecolar daiquiri alla fragola con crema afrodisiaca alla cannella (da spalmare eventualmente sul corpo del partner, per un finale da VM 18)

2013-02-09 22.00.47Allora, partiamo da un dato di fatto: sono onnivora, mangio di tutto e di più, e con i gusti meno tradizionali ci vado a nozze.
Detto questo, potete già capire che a me aifudd am pias da mat.
Riso venere molto particolare e croccante, carne cruda fresca con ingredienti ben amalgamati tra loro, parmigiana 2.0 in grado di convincere anche il fidanzato più classicista.
I gamberi mi hanno permesso di assaggiare per la prima volta il frutto della passione: not bad.
Super super plus per il dolce: daiquiri squisito servito in forma di gelatina con accompagnamento di fragole fresche e crema di cannella dal sapore deciso.
Quando ceni in un ristorante che si propone come creativo, l’aspettativa solitamente è occhei piatti bellissimi, porzioni piccolissime, prezzi altissimi e a fine cena macdonaldissimo che c’ho fame. Luca ha deciso di ribaltare questa equazione e ha coniato il termine “alta cucina di strada”: senza rinunciare a soluzioni creative, iFood 360 propone prezzi accessibili e porzioni adeguate.
Per la cronaca, a fine serata non siamo andati a mangiare dal Mac. E non confesserò mai se la crema alla cannella l’ho spalmata sul fidanzato oppure no 🙂

Review: evento “Polentata” di Gnammo

2013-02-03 20.20.42Ieri sera, come anticipato su Facebook, Social Media Torino è andato per la prima volta on the road, allo Zelli Wine Bar di Corso Vittorio 35 a Torino, per testare con mano il funzionamento del sito Gnammo.

Ne avevo già scritto qui, ma sono come San Tommaso e nulla può convincermi meglio di una prova pratica.

Come già sapete, il sito Gnammo consente agli iscritti di cucinare e tenere eventi in casa propria o in una location, oppure di partecipare agli eventi e mangiare il menu proposto. Io sono andata sul sito gnammo.com, nella sezione Eventi, e ho scelto di andare alla Polentata di ieri sera, Domenica 3 Febbraio, in orario di aperitivo.

Subito dopo la prenotazione mi è arrivata un’email, nella quale si confermava l’invio della mia richiesta di partecipazione al cuoco, Matteo Miscioscia. Una volta che il cuoco conferma la prenotazione, o se l’evento ha raggiunto un numero minimo di partecipanti richiesto, viene spedita una seconda email, che specifica indirizzo, orario e menu prenotato.
Si paga online e trovo azzeccato che, per assicurare trasparenza, il denaro venga addebitato solo il giorno successivo all’evento. Questo tutela da eventuali disdette del cuoco o da problemi con il locale ospitante: se il cuoco annulla l’evento meno di 24 ore prima dello svolgimento, la transazione viene annullata e l’utente riceve un bonus sconto del 50% per la successiva prenotazione sul sito.

Il giorno dell’evento Gnammo spedisce un reminder, che ricapitola il dove e il quando agli inguaribili smemorati.
Prima di presentarsi all’evento basterà stampare la ricevuta, da consegnare una volta arrivati al cuoco o, come nel mio caso, ai proprietari del locale.
Pur essendo ben 4 per un singolo evento, le comunicazioni email meritano un apprezzamento: informali (Ciao! Tutto bene? Vogliamo ringraziarti di cuore oppure Yeah, la tua prenotazione è stata accettata!), divertenti (Stay hungry!), coerenti (Ora devi solo tenere l’acquolina in bocca sotto controllo e attendere la conferma di accettazione).

IMG-20130203-WA0002-1Se ieri sera mi avete seguita su Twitter e Instagram sapete già cosa ho mangiato di buono.
Il menu, per un costo di 13 €, prevedeva: buffet al banco, piatto di polenta taragna con gorgofusion (crema di cardi e gorgonzola) e ragù di salsiccia di suino. Dulcis in fundo, tiramisù. Bevanda compresa (ragazzi, quanto amo il Traminer).
A proposito del cibo, due piccoli appunti ma propi perchè suma dificil: la polenta era costretta in un piatto un pò piccolo, da aperitivo più che da portata, e il tiramisù, descritto nel menu come “hot”, non era nè caldo nè piccante: ci resta il dubbio su cosa intendesse il cuoco 😉
Complimenti in ogni caso all’efficienza del sito e alla gentilezza di Matteo, che a fine serata ha concesso a me novella Gnammer un saluto e una foto.

Buone forchette a Torino: Gnammo

gnammoQuesto blog nasce con inevitabile vocazione social, quindi su Facebook vi ho chiesto di quale argomento avreste voluto leggere. Non si dica che Torino è soltanto automobile, tamarri e nebbia: avete scelto subito il tema del food.
Da oggi comincio con voi un viaggio culinario nella Torino che non ti aspetti, quella che ce piasce de magnà e guai toglierci le tradizioni enogastronomiche, i vini d’eccellenza, i dolci. Sempre piemunteis way.

Per scrivere questo post ho cercato ispirazione in uno di quei manuali di cucina che tutti abbiamo in casa. Ce li avete presente, quelli che ti regala la zia di quinto grado che credevi già morta, la mamma della sorella della cugina della collega di tua mamma che ti ha incontrata una volta al mercato di Corso Racconigi, la professoressa del liceo che ha saputo del tuo matrimonio?
Proprio quelli.
Subito riscuotono tanti uuh aaah oooh per le foto appetitose, e poi passano la vecchiaia intonsi, sistemati nella libreria del salotto, con tanti saluti a Benedetta Parodi.
Sfogliando questi libri ho pensato che in fondo tutti cercano di insegnarci qualcosa. Ci dicono che devi fare così poi aggiungere quell’ingrediente segreto là e alla fine ecco il risultato: soufflè bernese al doppio ripieno e triplo carpiato.
Così ho pensato che oggi vorrei parlarvi di food un pò diverso. Lontano dal tuorlo marinato di Cracco e dagli antichi fasti del Cambio, si sono sviluppate in questi anni tante realtà innovative: una di queste è Gnammo. Una startup (in realtà ha già startato da un pò con successo, grazie a quei genietti di Treatabit) che anziché dirti come si fa propone noi ti diamo una mano a realizzarlo: il sito consente agli iscritti di cucinare e tenere eventi nella propria casa o in una location (Cuochi) oppure partecipare e mangiare agli eventi dei Cuochi in tante città italiane (Gnammer).

gnammo 3Ho scoperto Gnammo e il suo co-fondatore Gian Luca Ranno su Facebook, dopo aver ricevuto qualche gustosa newsletter informativa su LinkedIn. La fanpage conta già 3.600 fans e per curiosità ho mipiaciato, registrandomi poi sul sito.
Si sa che ogni blogger degno di rispetto deve testare con mano, quindi mi sacrificherò con estremo dolore 🙂 ho già prenotato per uno degli eventi e presto sarò a tutti gli effetti una Gnammer.
Stay tuned, vi aggiornerò live su Twitter. Per chi volesse fare come me, ecco i prossimi eventi. Prezzi fuori dalla mia portata per alcuni, ma fattibili nel caso di altri.

Se è vero che siamo ciò che mangiamo, questa serie di post dedicati al cibo e al vino am pias propi tant.
Vi darò conto della mia esperienza, intanto ditemi se avete già provato Gnammo e cosa mi consigliate!